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MISSOURI, COMPROMESSO DEL
(3 marzo 1820). Legge statunitense sull'ingresso negli Usa degli stati del Missouri e del Maine, che sollevò drammaticamente la questione della schiavitù. Nel 1819 la richiesta di ammissione del Missouri, comprendente tutti i territori dell'ex Louisiana francese tranne lo stato della Louisiana e il territorio dell'Arkansas, pose il problema dell'estensione della schiavitù ai territori a ovest del Mississippi, minacciando di infrangere l'equilibrio politico dell'Unione tra nord antischiavista e sud schiavista. Il furioso dibattito sul potere del Congresso di imporre agli stati la proibizione della schiavitù come condizione per l'accessione approdò a un compromesso, proposto da H. Clay, in base al quale il Maine fu ammesso come stato antischiavista, il Missouri come stato schiavista, e la schiavitù proibita nei territori a nord della latitudine 36° 30' (confine tra Missouri e Arkansas). Il compromesso (un segnale d'incendio nella notte, secondo la famosa espressione di T. Jefferson) rivelò la sua debolezza quando la costituzione del Missouri vietò l'ingresso nello stato a neri liberi e mulatti; un secondo compromesso (2 marzo 1821) proibì al Missouri di discriminare cittadini di altri stati, ma la questione rimase insoluta preannunciando la tragedia della guerra civile.
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